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Proposta di legge: divieto di contrarre debiti per le amministrazioni pubbliche
Proposta di Legge
Divieto di contrarre debiti per le amministrazioni pubbliche
Premesso che:
Ogni cittadino italiano ha a suo carico circa 30,000€ di debiti pubblici, e questi andranno ripagati dalle generazioni future
Si proclama la seguente legge:
Articolo 1
Alle amministrazioni pubblici, statali o locali che siano, ed alle società partecipate da esse è fatto divieto di contrarre debiti. Ogni capito di spesa dovrà essere coperto con le risorse disponibili.
Articolo 2
I dirigenti di aziende partecipate da pubbliche amministrazioni ed i politici le cui amministrazioni non rispettassero le condizioni dettate da questa legge verranno considerati decaduti dal loro mandato e non potrà loro essere offerto impiego presso aluna azienda partecipata pubblica o candidarsi ad alcuna carica amministrativa.
Norme Transitorie
Le aziende partecipate pubbliche e le amministrazioni pubbliche hanno tempo 10 anni per rientrare dai debiti accumulati, con un minimo di 10% annuo di rientro. In caso di mancato rispetto di detto limite si applicano i dettami dell'articolo 2.
Letto, firmato ed Approvato
Il Presidente della Repubblica (delle banane)
Che ne pensate?
Più case o meno costi di trasferimento ?
Oggi è stato firmato il nuovo piano case, con interventi in favore dei meno abbienti finalizzati alla diminuzione della pressione del fabbisogno edilizio.
Premesso che più che altro non si capisce il provvedimento (molti slogan e pochi “fatti”, almeno nelle parole riportate negli articoli di questo come di altri quotidiani) ritengo che in Italia ci sia in effetti un bel problema sulle abitazioni: costano molto, ma molto più che nel resto d'Europa!
E' un problema di scarsa offerta? Potrebbe essere, nel qual caso una soluzione sarebbe l'eliminazione in toto della “licenza” edilizia - null'altro che un “privilegio” per gli attuali possessori (e parlo da neo-possidente) - sostituita da criteri di edificabilità “a priori” dettagliati da una parte ma “immuni” ad interpretazioni di parte dall'altra.
Però credo che il problema principale non sia la mancanza d'offerta, quanto la logica perversa di tassare i trasferimenti di proprietà piuttosto che la proprietà stessa. In Inghilterra ad es. la “council tax” - la nostra ICI che è stata addirittura abolita sulle prime case - è molto alta. Al contrario scambiarsi casa è quasi gratuito e, volendone le parti, non serve neanche il notaio. In questo modo si permetterebbe al mercato di dare una risposta alle giuste aspirazioni delle famiglie e delle imprese ma allo stesso tempo si disincentiverebbe la costruzione di “troppi” alloggi che non frutterebbero ai costruttori..
Antonello Lobianco
Referendum 2009 - premio di maggioranza unico ed unica candidatura
Personalmente ritengo che il nostro paese abbia appena trascorso il momento di maggior distanza dal concetto di “democrazia” dal dopoguerra.
In pratica hanno speso soldi (pubblici) per togliere il diritto alla gente di votare. C'era un referendum per ridare ai cittadini maggior potere sulle scelte dei propri rappresentanti. Non solo sui media è stato competamente ignorato (io l'ho saputo, per caso, la sera della domenica del voto.. ad urne chiuse invece tutti i siti dei maggiori quotidiani a titolare che il quorum non era stato raggiunto e a fare lo “speciale referendum”) ma hanno anche cambiato la legge per poterlo spostare alla seconda settimana dopo il voto europeo.. cioè.. c'era già una votazione in programma e sti stronzi (non meritano altro appellativo) hanno fatto di tutto per fare il referendum 15 giorni dopo! (spendendo una vaccata di soldi per tenere le urne aperte anche dove non c'erano i -pochi- ballottaggi delle amministrative)
Li volete sapere i veri risultati del referendum? Dove c'erano i ballottaggi il quorum del 50% è passato quasi dappertutto (sopratutto nelle comunali che sono maggiormente “sentite”.. nelle provinciali la percentuale dei votanti ai ballottaggi è stata più bassa).. e comunque la quasi totalità degli elettori che si è recata a votare per il ballottaggio ha deciso di prendere anche la scheda del referendum votando con proporzioni del 75-90% per il si (sopratutto al referendum sul divieto di candidatura multipla)..
Emmezzeta chiude, tutto esaurito.. tutto ??
Il 28 febbraio 2009 ha chiuso l'Emmezzeta di Ancona… L'ultimo giorno di apertura, a seguito della maxi-svendita di chiusura e gli sconti che arrivavano al 50% (quelli all'80% non li ho mai visti..) non era rimasto più niente sugli scaffali… i mobili, i vestiti, i computer, i cellulari… tutto venduto.. tranne un'unico prodotto..


