Più case o meno costi di trasferimento ?

Oggi è stato firmato il nuovo piano case, con interventi in favore dei meno abbienti finalizzati alla diminuzione della pressione del fabbisogno edilizio.

Premesso che più che altro non si capisce il provvedimento (molti slogan e pochi “fatti”, almeno nelle parole riportate negli articoli di questo come di altri quotidiani) ritengo che in Italia ci sia in effetti un bel problema sulle abitazioni: costano molto, ma molto più che nel resto d'Europa!

E' un problema di scarsa offerta? Potrebbe essere, nel qual caso una soluzione sarebbe l'eliminazione in toto della “licenza” edilizia - null'altro che un “privilegio” per gli attuali possessori (e parlo da neo-possidente) - sostituita da criteri di edificabilità “a priori” dettagliati da una parte ma “immuni” ad interpretazioni di parte dall'altra.

Però credo che il problema principale non sia la mancanza d'offerta, quanto la logica perversa di tassare i trasferimenti di proprietà piuttosto che la proprietà stessa. In Inghilterra ad es. la “council tax” - la nostra ICI che è stata addirittura abolita sulle prime case - è molto alta. Al contrario scambiarsi casa è quasi gratuito e, volendone le parti, non serve neanche il notaio. In questo modo si permetterebbe al mercato di dare una risposta alle giuste aspirazioni delle famiglie e delle imprese ma allo stesso tempo si disincentiverebbe la costruzione di “troppi” alloggi che non frutterebbero ai costruttori..

Antonello Lobianco

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personal/blog/2009/0721_piu_case_o_meno_costi_di_trasferimento.txt · Last modified: 2018/06/18 15:11 (external edit)
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