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Programma politico
Allora.. in questo sabato sera di noia nella fredda Nancy vediamo di scrivere, per gioco ma non troppo (non si sa mai) il mio personalissimo “programma politico”… votatemi !!
An Epic Day
There are days that u'll never forget. This is one of them to me.
There is a mountain, not far from Ancona: Monte San Vicino. It is not hard to get on its peak, but while the fist part of the path is within the forest, the upper part is just a big open field where there is no path.
The first time I met Monte San Vicino I was with Virginia. However she was already ill, and obviously I didn't force her, even if she was very determined.
The second time we went with some friends. However the friends were lazy, and instead of walking trough the top we ended up going horsing and eating in a neighbouring restaurant.
Some months ago I tried for the third time. However, almost on the top, I entered inside the level of the clouds and was very foggy. It was also late in the day, so it was really too dangerous of getting lost. Nothing also that time.
Today I tried for the fourth time. However also today there was a problem: unexpectedly there was snow (and ice!) on the top. It is several weeks that it's not snowing, but the cold temperatures of the area transformed the snow in very slippery sheets of ice. However with great difficult I managed to climb to the top, with the help of the branches of the last trees: I was feeling little bit like Tarzan
However coming down was an issue: there was no way I could go back form the way I went up. As the path is in the north mountainside, I kept the left in order to stay more toward the east mountainside that was more clear of snow/ice. However at a certain point I had to cross a field of ice slice. And I fell. I started going down at a crazy speed. I was really thinking to die, as I didn't know how I could stop and what there was at the bottom, a tree or a cliff. I saw the bottles of water and coke I had bounded to my backpack jumping over the ice and going down at a very high speed.
However I was lucky. I think what saved me from splashing over the trees below was the effect of the trees themselves that repairing the snow from the cold air preserved the snow of the last few meters of my rush of becoming full ice. Snow has somehow a little bit of friction, and this helped me to slow down to a speed that when I reached the trees I didn't break anything.
I was very scared. Also because now I was way out the path, and basically lost. However I started going east along the last trees that was bordering between the below forest and the above grass field, walking on something that was in the middle between snow and ice.
Finally after a while I reached the original path. I was very, very happy. I also kissed the dog (I never did it before haha). In a short I was down to the car, very happy to have done it. However I got the surprise: the outer pocket of my backpack was open: I put a hand: the keys were gonna! I had my car key, scooter key, Ancona's house key, Padova's house key.. all in one big bunch of keys. They must have went away when I felt.
I had no option that leave the car there. A gently couple helped me taking me (and the dog) to Jesi, a city in the valley where, after waiting one hour on the cold (I was very wet) I border a coach that let me in Ancona. From there the next bus to Montesicuro was after 3 hours, so I did the other thing that I never did it before today: I walked all the way from Ancona city center to Montesicuro, 11 km (6.8 miles), where the neighbours left a key they have under the mat.
At the end of the day I'm happy. I still don't know how I'll get back my car, if there is a bus station that go at least somewhere close to where it is or I need to wait next weekend to go “countryside” with my friends and pick it back.
However I did two things that for me were quite important, and showed to me that I still “can do it”
Any how, I am sure I'll have a deep sleep tonight!
Una visione olistica del perché il PIL stagnante ci fà star male
Mi sono sempre domandato sul perché il PIL sia così tragicamente “obbligato” a crescere, perché ci sentiamo male anche se il PIL rimane più o meno uguale o aumenta di poco.
Vuol dire riconoscere che “adesso” non stiamo bene, che non è sufficiente quello che abbiamo, che vorremmo di più?
Io non credo. Credo che molti di noi si ritengano soddisfatti di quello che hanno. Il problema è un altro, e cioè che il “soddisfatti”, il “felici” è nella mente umana sempre in relazione agli altri. Siamo animali sociali, e pesiamo la nostra felicità non su quello che abbiamo ma sul rapporto tra quello che abbiamo e quello che hanno gli altri, su quello che vediamo in ultima analisi percepibile come obiettio possibile. Questo meccanismo, questa ambizione, è di per sé indispensabile in un ottica evolutiva a farci tendere sempre verso situazioni migliori. Il PIL stagnante non è un problema di per sé, ma lo è perché vediamo gli altri crescere. Perché temiamo che un domani saremo più poveri della Spagna, e dopodomani magari anche dei Cinesi. E' questo che ci fa paura, che ferisce il nostro orgoglio e le nostre ambizioni. Se tutti i paesi del mondo aumentassero del 0,1% del PIL un aumento del 0,1% anche nel nostro paese sarebbe visto in maniera totalmente diversa.
Aggiungo però per dir la verità che nel caso specifico italiano c'è un altro problema: il debito pubblico. I nostri cari politici mettono in atto piani di “ammortamento” del debito non basati su un avanzo primario superiore alle spese per interessi che paghiamo, bensì sulla speranza che, aumentando il PIL, il livello del debito si riduca in proporzione.
Sussidi all'agricoltura (breve)..
Io sono d'accordo… via i sussidi all'agricoltura seriamente.. istanze legittime che avranno sempre più peso:
“Stop Subsidizing Obesity
Nearly one in three kids in America are overweight or obese, yet our taxpayer dollars are subsidizing processed junk food. We spend nearly $16 billion every year on subsidies to big agribusiness, and it's driven down the cost of unhealthy food.
U.S. PIRG is calling for an end to these wasteful subsidies.”
Crisi & ingiustizie..
Scusate, ma voi lo trovate etico che ci siano delle rendite di posizione tali da richiamare decine di migliaia di aspiranti lavoratori (e riempire stadi.. ) per una manciata di posti da “vincere” ? E che un professore a Milano guadagni quanto un professore a Caltanissetta ? Per me non solo è profondamente ingiusto, ma è anche tremendamente costoso. E tagliare qualche ufficio o anche eliminare le Provincie porterebbe veramente a poco in quanto tutto quello che si farebbe, nell'attuale contesto, sarebbe trasferire i dipendenti da qualche altra parte.
Ritengo quindi che per stimolare la crescita e salvare le finanze “pubbliche” occorra eliminare le rendite di posizione, delle quali quelle sul lavoro sono le più forti: eliminare quindi la gran parte delle “licenze”, degli obblighi di iscrizione agli ordini professionali, del valore legale dei titoli di studio, ma anche eliminare la contrattazione nazionale e qualsiasi differenziazione tra contratti pubblici e privati. Alla fine significa ridurre il dualismo inaccettabile nel mercato del lavoro che è il vero cancro alla crescita del nostro Paese.
L'informatica ha (o avrebbe dovuto) aumentato la produttività nel settore dei servizi. Diciamo pure che 1/4 del pubblico impiego è oggi ridondante, e difficilmente il livello dei servizi pubblici soffrirebbe di un calo anche cospicuo del pubblico impiego. Potrebbe quindi essere offerta una liquidazione (extra) di 5.000€ per chi decidesse di lasciare il pubblico impiego entro 3 mesi, e poi nel periodo tra i prossimi 3 e 6 mesi individuare lo scaglione di 1/3 del pubblico impiego che verrebbe liquidato entro 12 mesi con una liquidazione extra di 1.500€. In tal modo ci garantirebbe comunque un giusto turn-over ai giovani. A chi rimane si applicherebbe un taglio lineare del 20% dello stipendio, come primo step per riavvicinare le condizioni dei lavoratori del pubblico impiego a quelli privati.