I problemi della grande distribuzione in Italia
Scrivo oggi che è uscita la notizia “ufficiale” dell'acquisizione di Conad su Auchan Italia, ed insomma in un momento in cui tutti sono concordi nell'affermare che il “modello ipermercato” è in crisi. Si, è in crisi, ma una delle ragioni che pochi evocano è la (mancanza di) differenziazione tra le varie catene. Qui in Italia (ma anche in Francia dove, infatti, si manifestano gli stessi problemi) i supermercati e gli ipermercati son tutti uguali. Si va al più prossimo o (si andava) al più grande. Se prendo il caso invece dell'Inghilterra, anche grazie ad una quota di prodotti a marchio del supermercato molto più elevata, i supermercati sono molto meglio differenziati. Se vuoi il prodotto più economico vai all'ASDA o ad ALDI, se vuoi il più buono vai da Morrisons, e gli altri in un continuum dove comunque ciascuno ha caratteristiche specifiche ben definite e sopratutto percepite dal cliente. Ecco, forse quello che ci vorrebbe in Italia è un riposizionamento delle varie catene dove ciascuna si trovi la sua nicchia specifica di mercato, senza contare solamente sul fattore spaziale o dimensionale.
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