====== Una visione olistica del perché il PIL stagnante ci fà star male ====== Mi sono sempre domandato sul perché il PIL sia così tragicamente "obbligato" a crescere, perché ci sentiamo male anche se il PIL rimane più o meno uguale o aumenta di poco. Vuol dire riconoscere che "adesso" non stiamo bene, che non è sufficiente quello che abbiamo, che vorremmo di più? Io non credo. Credo che molti di noi si ritengano soddisfatti di quello che hanno. Il problema è un altro, e cioè che il "soddisfatti", il "felici" è nella mente umana sempre in relazione agli altri. Siamo animali sociali, e pesiamo la nostra felicità non su quello che abbiamo ma sul rapporto tra quello che abbiamo e quello che hanno gli altri, su quello che vediamo in ultima analisi percepibile come obiettio possibile. Questo meccanismo, questa ambizione, è di per sé indispensabile in un ottica evolutiva a farci tendere sempre verso situazioni migliori. Il PIL stagnante non è un problema di per sé, ma lo è perché vediamo gli altri crescere. Perché temiamo che un domani saremo più poveri della Spagna, e dopodomani magari anche dei Cinesi. E' questo che ci fa paura, che ferisce il nostro orgoglio e le nostre ambizioni. Se tutti i paesi del mondo aumentassero del 0,1% del PIL un aumento del 0,1% anche nel nostro paese sarebbe visto in maniera totalmente diversa. Aggiungo però per dir la verità che nel caso specifico italiano c'è un altro problema: il debito pubblico. I nostri cari politici mettono in atto piani di "ammortamento" del debito non basati su un avanzo primario superiore alle spese per interessi che paghiamo, bensì sulla speranza che, aumentando il PIL, il livello del debito si riduca in proporzione. ~~DISCUSSION~~